Nel calcio esiste ancora la dignità: Claudio Ranieri

lunedì 21 febbraio 2011

Il mondo del calcio per antonomasia è considerato povero di scrupoli e di dignità
Forse il troppo denaro o la mancanza di veri valori sportivi, fatto sta che di episodi belli se ne vedono pochi.
Avete mai visto, calciatori che dichiarano una simulazione o un fallo commesso?
Ieri Robinho pensava a festeggiare a ritmo di samba e non gli passava nemmeno per l'anticamera del cervello dire all'arbitro di aver toccato la palla con un braccio.
Oppure le dichiarazioni post partita, Allegri del Milan che afferma che i brasiliano stoppano sempre la palla in quel modo!!
In questo mondo ipocrita e buio, ogni tanto ci sono delle eccezioni.
Claudio Ranieri allenatore della Roma e romano.
Ha visto lo spogliatoio disgregarsi, ha tentato di mettere più di una pezza, ha cercato di far capire all'esterno i problemi che aveva.
Non è servito a niente.
I calciatori avevano deciso che doveva andar via, come era successo a Spalletti un anno fa.
Ranieri, allora poteva spettare l'inevitabile decisione della Società e continuare a prendere il suo stipendio.
Non lo ha fatto. Ha rassegnato le dimissioni.
Gesto inusuale nel calcio, al massimo come ha fatto Benitez si patteggia una buonuscita.
Eppure Ranieri l'anno scorso ha praticamente vinto il campionato e ha ridato forza gioco e idee a una squadra come la Roma, che sembrava non avesse più molto da dare.
In pochi mesi Ranieri è passato da salvatore della patria a mentecatto.
Ranieri, invece è da stimare, non si è piegato a Torino, non si è piegato a Roma a certe logiche di spogliatoio e ha pagato in prima persona.
Ora il testimone passa alla squadra e a quei pochi pseudo tifosi dalla bomba carta facile.

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